Lavoro pubblico e contratti flessibili dopo i decreti e le clamorose pronunce del 2013: con risorse insufficienti continuano i colpi di scena

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Abstract
Sono ormai diversi anni che gli studiosi di diritto del lavoro non riescono ad incidere sull’evoluzione legislativa della materia, dovendo concentrarsi su un’esegesi di innovazioni dalla portata minima, ma diffuse dappertutto. Questa sensazione di scoramento si è mutata in un atteggiamento di cauta fiducia nel futuro, di fronte ad alcune recenti positive novità, provenienti dal legislatore, dalla giurisprudenza, specie della Consulta, e da una rinnovata unitaria contrattazione collettiva, novità che possono contribuire a diminuire la diffusione della precarietà nel lavoro pubblico.

Public employment and the flexible contracts after the decrees and the sensational case-law of 2013. When the budget is insufficient the coupes-de-scéne continue

For many years the labor law scholars cannot impact on the legislative decisions, having to focus on an analysis of non-relevant innovations, but spread everywhere. This feeling of discouragement turns into an cautious confidence in the future, in the face of some recent positive interventions carried out by the legislator, the judges, especially the Constitutional Court, and coming from a renewed trade union unity, innovations that can reduce the spread of precarious work in the public sector.