L’accesso di extracomunitari al lavoro pubblico e al servizio civile

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Cassazione 2 settembre 2014 n. 18523 – Pres. Macioce, Est. Ghinoy, P.M. Servello (conf.) – A.T. (avv. Contaldi) c. MINISTERO dell’Economia e delle Finanze (Avv. Stato). Conf. Corte d’Appello Firenze, 11 gennaio 2013.

Stranieri (lavoratori) – Lavoro pubblico – Esclusione – Legittimità.

Diversamente da quanto avviene in tema di provvidenze assistenziali, in caso di accesso al lavoro è lasciata al legislatore una più ampia possibilità di contemperare opposte esigenze tutte costituzionalmente rilevanti. Se, quindi, nel lavoro privato opera pienamente la parità di trattamento tra cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari, con riguardo agli impieghi pubblici trova spazio la valutazione della particolarità e delicatezza della funzione svolta alle dipendenze dello Stato (e, in particolare, nel caso in esame, del ministero dell’Economia e delle Finanze, che gestisce uno degli aspetti peculiari e individualizzanti della politica nazionale): differenze che tuttora giustificano la preferenza per i cittadini italiani e, in virtù del particolare legame internazionale che lega l’Italia agli altri paesi dell’Unione, per quelli comunitari e a essi equiparati.

Cassazione 1° ottobre 2014 n. 20661, Ss.Uu., ord. – Pres. Rovelli, Est. Giusti. P.M. Ciccolo (conf.) – Presidenza del Consiglio dei ministri (Avv. Stato) c. Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Apn, T.S.S. (avv. Guariso). Conf. Corte d’Appello Milano, 22 marzo 2013.

Stranieri (lavoratori) – Servizio civile – Esclusione – Discriminazione.

Non è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 3, co. 1, d.lgs. n.77/2002 nella parte in cui, prevedendo il requisito della cittadinanza italiana, esclude i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti nello Stato italiano della possibilità di essere ammessi al servizio civile nazionale, in riferimento agli artt. 2, 3 e 78 Cost.

Corte Costituzionale 25 giugno 2015 n. 119 – Pres. Criscuolo, Est. Amato – Atti decisi: Cass. S.U., ordinanza n. 222 del 2014.

Cittadini stranieri – Servizio civile – Cittadinanza italiana – Illegittimità.

L’art. 3, comma 1, del decreto legislativo 5 aprile 2002, n. 77 (Disciplina del Servizio civile nazionale a norma dell’articolo 2 della L. 6 marzo 2001, n. 64) è illegittimo nella parte in cui prevede il requisito della cittadinanza italiana ai fini dell’ammissione allo svolgimento del servizio civile.

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Sommario: 1. Il problema: l’accesso al lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione dei lavoratori extracomunitari. 2. La controversia nella giurisprudenza: i precedenti. 3. La sentenza Cass. n. 18523/2014. 4. Un’altra dimensione del problema: l’accesso al servizio civile nazionale. 5. Il parere del Consiglio di Stato. 6. L’ordinanza della Cassazione a Sezioni Unite e la sentenza della Corte Costituzionale n. 119/2015. 7. Una questione spinosa: il servizio civile nazionale come lavoro. 8. Solidarietà e cittadinanza di residenza.