Flessibilità del lavoro e competitività in Italia

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Abstract
L’obiettivo del presente lavoro è quello di ricostruire il dibattito italiano svoltosi a partire dagli anni novanta attorno alle criticità della bassa competitività nazionale e delle riforme del mercato del lavoro evidenziando l’eterogeneità delle posizioni degli economisti italiani sull’argomento e supportando, con recenti evidenze empiriche, le argomentazioni degli economisti critici della flessibilità. Ciò che emerge da tale ricostruzione è una netta distinzione tra i sostenitori della flessibilità, che considerano le riforme strutturali del mercato del lavoro come indispensabili per la crescita interna, e gli economisti cd. non neoclassici che dimostrano, al contrario, l’inefficacia sul piano della crescita della flessibilità del mercato del lavoro e che propongono, invece, politiche per la crescita alternative, quali quelle di sostegno alla domanda aggregata e le politiche industriali.

Labour Flexibility and Competitiveness in Italy

The aim of the paper is to reconstruct the Italian debate, held from the beginning of nineties, on the criticalities of the low national competitiveness and the labour market reforms, highlighting the heterogeneity of the Italian economists’ positions and supporting, with recent empirical evidences, the arguments of the those who criticize the labour market flexibility policies. What emerges from such reconstruction is a clear distinction between the supporters of the flexibility, which consider the structural reforms of the labour market necessary for the domestic growth, and the economists so called not neoclassical that demonstrate, on the contrary, the ineffectiveness of the of the labour market flexibility to the growth, and propose alternative growth policies, such as those to support the aggregate demand and the industrial policies.