Gli aspetti transnazionali del lavoro sommerso ed il ruolo della legislazione europea*

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Sommario: 1. Introduzione. 2. Il contesto. 3. I settori noti del lavoro sommerso. 4. Il quadro
legale a livello europeo. 5. La direttiva sul distacco dei lavoratori. 6. Contributi sociali e prestazioni. 7. L’interazione tra immigrazione e diritti dei lavoratori. 8. Il falso lavoro autonomo. 9. Conclusioni.

1. Introduzione
Il presente lavoro esamina alcuni risvolti transnazionali del lavoro sommerso e le implicazioni della legislazione europea inerente a tali risvolti. Ci si concentra su quattro aree tematiche: il distacco informale dei lavoratori tra gli Stati membri, incluso il c.d. distacco fraudolento o falso distacco; la presenza sul territorio di cittadini di Paesi terzi privi di permesso di soggiorno impiegati nel settore sommerso dell’economia; il lavoro informale transnazionale; infine, i benefici, in termini di sicurezza sociale, connessi alla mobilità tra i vari Paesi.
Nel contributo si riconosce una generale tendenza, supportata dalle politiche sia europee sia nazionali, a favorire l’immigrazione temporanea, circolare e selettiva1 , la quale, però, crea anche le condizioni per la diffusione del lavoro sommerso. Da un lato, perché i soggetti permangono sul territorio soltanto temporaneamente, lavorando in settori informali; dall’altro, perché la stessa natura provvisoria del loro soggiorno, come si evidenzierà, non favorisce le comunicazioni sul lavoro e le dichiarazioni fiscali, laddove i lavoratori stessi potrebbero non averne interesse in termini di benefici personali. 
L’articolo prende le mosse delineando un quadro del lavoro sommerso a livello transnazionale e concentra l’attenzione, poi, sui relativi, centrali istituti giuridici. Esso descrive, infine, le intese negoziali, come il contratto di lavoro autonomo simulato o fraudolento, finalizzate a eludere le regole nazionali ovvero la tassazione imponibile. Tutto ciò presuppone una riflessione ad ampio raggio: considerando non solo che, in un contesto di controlli restrittivi sull’immigrazione, all’interno dell’Unione europea è più probabile che gli immigrati siano spinti verso il lavoro sommerso ma anche che la loro conseguente precarietà potrebbe incidere sulle condizioni di lavoro di coloro che esercitano l’attività lavorativa in modo regolare.