Il licenziamento individuale in Polonia*

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Sommario: 1. Premessa. 2. Il recesso dal contratto di lavoro: caratteristiche generali. 3. La tutela speciale in caso di licenziamento. 4. Gli esuberi. 5. Il recesso dai contratti di lavoro a tempo indeterminato. 6. Il recesso dai contratti di lavoro a tempo determinato. 7. Il licenziamento senza preavviso. 8. I rimedi in caso di licenziamento illegittimo. 9. Conclusioni.

1. Premessa

All’inizio del nuovo secolo, la politica occupazionale europea deve affrontare nuove sfide. La globalizzazione, i cambiamenti tecnologici dinamici, la crescente disoccupazione e i problemi demografici stanno sollevando questioni fondamentali con riferimento al modello tradizionale del lavoro a tempo indeterminato. La regolamentazione del recesso dal contratto di lavoro è diventata più flessibile in molti Paesi. La parziale eliminazione della tutela in materia di licenziamento consente al datore di lavoro di adeguare il numero dei dipendenti e la struttura dell’occupazione alla variata situazione economica. Il nuovo orientamento della politica occupazionale è considerato un compromesso tra le esigenze del mercato e quelle dei lavoratori relativamente alla stabilità del lavoro e alle sue condizioni (flexicurity)1.
L’ordinamento polacco va ricondotto ai sistemi continentali di diritto del lavoro, nei quali la tutela in caso di licenziamento ha tradizionalmente svolto un ruolo importante. La regolamentazione riguardante il recesso dal contratto di lavoro è prevista principalmente dalla legge del 26 giugno 1974 – il codice del lavoro2 – , d’ora in poi “codice” o “CL”. La versione originaria del codice forniva standard di protezione relativamente elevati. A quel tempo la regolamentazione riguardante la cessazione del rapporto di lavoro era influenzata dalle caratteristiche del sistema economico, all’interno del quale un ruolo di primo piano era svolto dallo Stato in qualità di maggiore proprietario e organizzatore di ogni attività economica3 . In strutture stabili di grandi dimensioni non vi era necessità di flessibilità. La questione della flessibilità dell’occupazione, specialmente all’interno delle impree, cominciò ad emergere nel 1989 con l’inizio della transizione verso un nuovo sistema economico e sociale. Il governo polacco dell’epoca adottò tutte le misure necessarie per facilitare i cambiamenti e per tutelare i lavoratori interessati. La legislazione allora varata includeva la legge sui licenziamenti collettivi4 . Un intervento normativo importante successivo è stato la legge 2 febbraio 1996, che ha modificato il codice del lavoro ed altre leggi5 . Da allora vi sono state ulteriori modifiche del codice, sollecitate dal mutare delle condizioni economiche e dalla necessità di adattare l’ordinamento polacco agli standard europei.