La disciplina europea sul lavoro a termine: punti di forza e di debolezza del diritto vivente

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Sommario: 1. Il dialogo tra Corte di giustizia e giudici domestici, guidato dal principio di effettività. 2. Il valore sotteso: la stabilità dell’impiego. 3. I lavoratori tutelati. 4. Il cuore della tutela: la parità di trattamento. 5. La successione di contratti a termine come fonte di abusi da prevenire e sanzionare. 6. La clausola di non regresso tra giudice europeo e giudici nazionali: un punto debole?

Abstract

L’a. ripercorre l’evoluzione della ricca giurisprudenza della Corte di giustizia in relazione alla disciplina europea sul lavoro a tempo determinato, che rappresenta ormai da anni un tema privilegiato di dialogo tra i giudici di Lussemburgo e quelli nazionali. Le sentenze interpretative dell’accordo quadro allegato alla Direttiva n. 1999/70 costituiscono un esempio interessante della tendenza della Corte a usare come criterio guida il cosiddetto principio di effettività o dell’effetto utile, che comporta una lettura delle norme strettamente funzionale al raggiungimento degli obiettivi perseguiti di volta in volta dal legislatore europeo. L’a. mette in luce i punti di forza e di debolezza che negli anni stanno emergendo dall’applicazione delle regole europee in questa materia, sottolineando il ruolo essenziale di cui sono investiti i giudici domestici nella realizzazione della tutela voluta dalla direttiva.

The author traces the development of the EUCJ’s case-law on EU rules concerning Fixed-Term Work, which for many years now is one of the preferred theme of the dialogue among the EUCJ and the national judges. The judgments interpreting the Framework Agreement annexed to the Directive no. 1999/70 are an interesting example of the trend of the EUCJ to use as a guiding principle the so-called principle of effectiveness, resulting in a reading of the rules functional to achieve the objectives pursued by the EU. The author highlights the strengths and the weaknesses which over the years are emerging from the application of european rules in this matter, stressing the key role of domestic courts in the realization of the protection intended by the Directive. […]