Trasferimenti d’azienda con due cessionari: quando la Corte di Giustizia crea problemi anziché risolverli

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Corte di giustizia dell’Unione Europea (Quarta Sezione), 26 marzo 2020, C-344/18 n. 441, ISS Facility Services NV

Trasferimento d’azienda – Successione nell’appalto – Pluralità di appaltatori cessionari – Scissione del contratto di lavoro.

In presenza di un trasferimento d’impresa che coinvolge più cessionari, l’articolo 3, paragrafo 1, della direttiva 2001/23/CE del Consiglio, del 12 marzo 2001, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimenti di imprese, di stabilimenti o di parti di imprese o di stabilimenti, deve essere interpretato nel senso che i diritti e gli obblighi risultanti da un contratto di lavoro sono trasferiti a ciascuno dei cessionari, in proporzione alle funzioni svolte dal lavoratore interessato, a condizione che la scissione del contratto di lavoro che ne risulta sia possibile o non comporti un deterioramento delle condizioni di lavoro né pregiudichi il mantenimento dei diritti dei lavoratori garantito da tale direttiva, ciò che spetta al giudice del rinvio verificare. Nell’ipotesi in cui una tale scissione si rivelasse impossibile da realizzare o arrecasse pregiudizio ai diritti di detto lavoratore, l’eventuale risoluzione del rapporto di lavoro che ne conseguirebbe sarebbe considerata, ai sensi dell’articolo 4 di detta direttiva, come dovuta al fatto del cessionario o dei cessionari, quand’anche tale risoluzione fosse intervenuta su iniziativa del lavoratore.

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Sommario: 1. La fattispecie concreta, il giudizio nazionale e la decisione della Corte. 2. L’unicità della decisione nella casistica multilivello. 3. Controindicazioni pratiche e dissenso rispetto alla decisione. 4. Ipotesi alternative.